I cani brachicefali negli ultimi anni sono diventati molto popolari in Italia, questo grazie al loro carattere allegro, alla loro energia e alla loro predisposizione al gioco, che li rende dei meravigliosi compagni di vita. Purtroppo però, non tutte le persone che decidono di iniziare una vita con cani brachicefali sono a conoscenza che queste razze, sottoposte negli anni a una estrema selezione genetica che ha privilegiato l’aspetto estetico rispetto a quello funzionale, presentano come conseguenza della loro particolare morfologia, problemi respiratori spesso molto gravi e riconosciuti sotto il nome di Sindrome Brachicefalica Canina o Sindrome Ostruttiva delle vie Aeree Superiori (BAOS). Nel tempo infatti vi è stato un rimodellamento significativo delle proporzioni del cranio, con notevole riduzione della lunghezza a favore della larghezza e una drastica alterazione della conformazione delle vie aeree (in particolare di narici, cavità nasali, faringe, laringe e trachea). Le razze colpite sono: Carlino, Bulldog Inglese, Bouledogue Francese, Boston Terrier, Pechinese, Cavalier King Charles, Shar-pei e Shitzu. Più raramente soggetti di taglia grande come il Boxer e Bull Mastiff possono presentare tale sindrome seppur con incidenza inferiore e minore gravità clinica.
Una maggior informazione su questo tema da parte nostra ai proprietari di queste razze è doverosa e ha lo scopo di sottolineare il carattere ingravescente nel tempo della Sindrome e i possibili trattamenti correttivi precoci ad oggi disponibili, volti ad evitare la sua progressione con la comparsa di gravi sintomi clinici.
Le alterazioni anatomiche caratteristiche della BAOS sono classificabili in:
Da un punto di vista fisiopatologico la Sindrome si caratterizza per la presenza di una continua e ingravescente ostruzione di grado variabile delle alte vie respiratorie, nella prima fase dovuta soprattutto alla presenza di narici stenotiche e di un palato molle allungato; quest’ultimo in particolare induce un’ostruzione laringea con conseguente aumento delle resistenze respiratorie inspiratorie e comparsa progressiva nel tempo di lesioni secondarie responsabili del peggioramento clinico.
I principali sintomi della BAOS sono la presenza di un respiro rumoroso (stertore, comunemente riconosciuto dal proprietario come respiro russante) e una minore resistenza all’esercizio fisico, soprattutto evidente nei periodi caldo-umidi. Col progredire della malattia è possibile anche la presenza di difficoltà respiratorie fino alla comparsa di crisi anche letali.
Nel video mostriamo un paziente con collasso laringeo di III grado di tipo ostruttivo, durante una crisi respiratoria.
Di seguito descriveremo sinteticamente le principali lesioni primarie e secondaria riscontrabili nella BAOS:
Narici Normali VS Narici Stenotiche
Palato Molle Allungato VS Palato Molle post Stafilectomia
Endoscopia della laringe in pazienti brachicefali
Trachea normale e Ipoplasia Tracheale a confronto
Talvolta i cani brachicefali possono presentare anche sintomi gastroenterici cronici come scialorrea, rigurgito, vomito e meteorismo, spesso secondari alla sindrome brachicefalica stessa oppure conseguenza di una patologia gastroenterica primaria, non raramente descritta in queste razze (gastroenteropatie dieta responsive, FRE o immunoresponsive, IRE). Non è raro infatti identificare tramite l’esame endoscopico quadri di esofagite, in particolare modo da reflusso, ernie iatali e gastroduodeniti di entità variabile.
Antro Pilorico Normale VS Ipertrofia Pliche Antrali
Attualmente, secondo il nostro parere, tutti i cani appartenenti alle razze sopraelencate sono da considerarsi “presumibilmente malati”, e dovrebbero essere quindi sottoposti ad un controllo endoscopico preventivo (meglio entro il primo anno di vita) con lo scopo di identificare, prima della progressione della Sindrome, le alterazioni presenti ed effettuare contestualmente una correzione chirurgica. La stadiazione della BAOS prevede l’esecuzione di un’endoscopia completa dell’apparato respiratorio (naso, rinofaringe, faringo-laringe, trachea e bronchi) e del tratto gastroenterico superiore (esofago, stomaco e duodeno). Nella stessa seduta anestesiologica è possibile eseguire la rinoplastica, la stafilectomia e, se necessario, la rimozione dei sacculi laringei. Se la valutazione clinica ed endoscopica dell’apparato gastroenterico lo richiedono, si possono inoltre eseguire biopsie endoscopiche multiple di stomaco e duodeno per esame istologico.